Post più popolari

domenica 21 ottobre 2012

BMI: CALCOLA IL TUO PESO IDEALE

INDICE DI MASSA CORPOREA O BODY MASS INDEX (BMI)
L'indice di massa corporea, che più comunemente troviamo indicato con l'acronimo inglese BMI, serve ad individuare la tipologia fisica e lo stato di forma di un soggetto. Questo parametro mette in relazione il peso in kg (chili) e l'altezza in m (metri) elevati al quadrato. Per trovare il valore corrispondente al proprio indice di massa corporea è sufficiente calcolare il quoziente di questi due valori:

BMI = peso in kg / altezza in m elevata al quadrato
Esempio: soggetto di altezza 1m90cm e dal peso di 90kg
BMI = 90 kg / 1.90 x 1.90      => 24,93

I valori poi ottenuti devono tener conto della seguente categorizzazione:
BMI inferiore a 18,5                   = SOTTOPESO
BMI compreso tra 18,5 e 24,99 = NORMOPESO
BMI compreso tra 25 e 29,9.     = SOVRAPPESO
BMI compreso tra 30 e 34,9.     = OBESO DI PRIMO GRADO
BMI compreso tra 35 e 39,9.     = OBESO DI SECONDO GRADO
BMI superiore a 40.                   = OBESO DI TERZO GRADO

Infine vi raccomandiamo di prestare molta attenzione nel valutare il BMI di adolescenti e anziani (in quanto le relazioni tra peso e altezza possono essere parametri poco attendibili) e di particolari atleti come per esempio i culturisti.
Vi informiamo infine che questo sistema di calcolo del BMI è adottato a livello internazionale.

L'ACQUA

l'acqua è una componente fondamentale per il nostro organismo e costituisce circa il 60% del peso corporeo di un individuo adulto. Essa regola il volume ematico (del sangue) e cellulare e la temperatura corporea. Inoltre permette il trasporto dei nutrienti e l'eliminazione delle scorie metaboliche. L'essere umano introduce l'acqua nell'organismo tramite le bevande e gli alimenti. Il bilancio di quest'ultima dipende dal mantenimento dell'equilibrio dell'acqua in entrata e in uscita dall'organismo. Abbiamo infatti delle perdite fisiologiche, dovute a differenti processi vitali, che ammontano circa a 2200-2900 ml/die. Con la respirazione e la perspirazione il nostro corpo espelle circa 1200 ml/die, con le urine circa 900-1500 ml/die e con le feci circa 100-150 ml/die. Ingenti perdite di liquidi si possono avere tramite un'abbondante sudorazione,il vomito o la diarrea. A riposo e a temperatura ambiente di circa 20 gradi centigradi, le perdite d'acqua non raggiungono 1 ml/min. Durante l'attività fisica e all'aumentare della temperatura dell'ambiente, le perdite dovute alla respirazione e alla perspirazione possono arrivare anche a 15-18 ml/min. Anche modeste perdite di acqua possono avere effetti gravi sull'organismo. Infatti con una disidratazione pari a circa il 2% del peso corporeo si altera la termoregolazione, si limitano le capacita fisiche del soggetto e si incide negativamente sul volume plasmatico. Una disidratazione del 5% provoca la comparsa di crampi, mentre una disidratazione del 7% può provocare allucinazioni e perdita di coscienza. Una perdita idrica pari al 20% del peso corporeo invece provoca la morte. Il fabbisogno di acqua varia da soggetto a soggetto e dipende da diversi fattori quali clima, attività fisica e composizione della dieta. Generalmente comunque in condizioni basali l'apporto idrico giornaliero dovrebbe essere di 1 ml/kcal, la dose peró, in caso di attività sportiva, può variare fino a 1,5 ml/kcal. Il VALORE ENERGETICO DELL'ACQUA È NULLO, in quanto non contiene kcal. Vi ricordiamo infine, come nostra consuetudine, di rivolgervi sempre ad esperti del settore come medici, dietisti e nutrizionisti prima di cominciare qualsiasi dieta.

GRASSI O LIPIDI

I grassi o lipidi hanno un valore energetico di circa 9 kcal per grammo (più del doppio di carboidrati e proteine che ne forniscono 4) e per tale motivo sono un'importantissima fonte di sostentamento per il nostro organismo. inoltre, se in eccesso, possono essere accumulati nel tessuto adiposo come riserva energetica. Sono contenuti prevalentemente nella frutta secca (mandorle e noci per esempio), nel pesce, nel tuorlo dell'uovo, nella carne e nei condimenti grassi come olio e burro. I grassi sono importanti anche per l'assorbimento delle vitamine liposolubili A,D,E,K e per il sostentamento delle membrane cellulari. 
Sotto l'aspetto chimico i lipidi sono un gruppo eterogeneo di composti relativamente solubili in acqua e sono costituiti, come i carboidrati, da molecole di C (carbonio), H (idrogeno), O (ossigeno), ma senza un esatto rapporto numerico tra loro con meno atomi di ossigeno rispetto agli altri due composti (C,H). Essendo poveri di ossigeno sono quindi poco solubili in acqua.
 Tra i lipidi più importanti dal punto di vista biologico ci sono i grassi neutri, i fosfolipidi, gli steroidi, i carotenoidi (pigmenti vegetali rossi e gialli) e le cere. I lipidi che invece abbondano di più nell'organismo umano sono i trigliceridi, i fosfolipidi ed il colesterolo. I trigliceridi sono presenti nel tessuto adiposo e svolgono compiti di sostegno e isolamento termico oltre ad essere un importante deposito di energia. Essi costituiscono quasi la totalità dei grassi assunti con l'alimentazione e sono costituiti da tre molecole di acido grasso e da una di glicerolo. Gli ACIDI GRASSI sono composti da catene di diversa lunghezza (lunghe,medie,corte) e dalla presenza o meno di un certo numero di legami tra gli atomi di carbonio che compongono tali catene. A seconda delle caratteristiche si dividono in tre categorie: acidi grassi saturi (privi di doppi legami), acidi grassi monoinsaturi (con solo un doppio legame) e acidi grassi polinsaturi (con due o più doppi legami).
I GRASSI DI ORIGINE ANIMALE di norma, in natura, si presentano allo stato solido a temperatura ambiente e contengono prevalentemente acidi grassi saturi. I GRASSI DI ORIGINE VEGETALE invece sono costituiti prevalentemente da acidi grassi insaturi e sono solitamente liquidi a temperatura ambiente. Inoltre gli acidi grassi sono fondamentali nella composizione dei fosfolipidi (costituenti delle membrane cellulari). Il colesterolo è un componente essenziale delle membrane cellulari ed oltre ad essere il precursore della vitamina D contribuisce alla formazione di di vari composti a struttura steroidea come androgeni, estrogeni, progesterone, ormoni surrenalici ed acidi biliari. Oltre ad essere introdotto tramite gli alimenti di origine animale il colesterolo viene sintetizzato a livello epatico (colesterolo endogeno). Ovviamente il rapporto dell'introito dietetico e della sintesi endogena epatica del colesterolo è inverso al fine di permettere all'organismo di controllare la colesterolemia (livello di colesterolo nel sangue). I livelli di COLESTEROLEMIA, oltre all'apporto di colesterolo direttamente assunto con la dieta, sono sensibili anche ad altre influenze nutrizionali, tra cui l'apporto di acidi grassi saturi (che lo fanno aumentare) e quello di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi (che lo fanno diminuire).
Per concludere, l'apporto calorico assunto con i lipidi in rapporto al totale giornaliero, dovrebbe essere di circa il 30%. Inoltre è importante bilanciare il rapporto fra l'assunzione di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi.
Vi ricordiamo che per qualsiasi dieta, l'ideale è rivolgersi ad esperti del settore quali medici e nutrizionisti.